La lavagnetta: incipit
Le chiavi caddero rumorosamente sul pavimento della cucina. Claudia aveva appena posato le buste della spesa sul tavolo, quando, alzando gli occhi, vide la lavagnetta. Con calligrafia incerta c’era scritto, a lettere maiuscole, “CIAO”. Restò a bocca aperta e le chiavi di casa le scivolarono dalla mano.
Erano tre mesi, ormai, che non c’era più scritto niente sulla lavagnetta appesa sul suo frigo giallo, da quando Luca l’aveva lasciata. Gliel’aveva regalata lui, l’anno prima, assieme ad una scatola di cioccolatini di cui la lavagna riportava la pubblicità su di uno sfondo blu, nell’angolo in alto a destra. Quel giorno lui le aveva chiesto, con un pretesto, il permesso di passare a casa sua, usando la copia di chiavi che possedeva, per andare a prendere qualcosa che aveva scordato lì e che gli serviva nel pomeriggio, mentre lei era a lavorare. Quando era rientrata a casa, la sera, aveva trovato i cioccolatini sul tavolo della cucina e quella lavagnetta appesa sulla porta del frigorifero. Con un pennarello blu, Luca aveva scritto: “Mi raccomando, non mangiarteli tutti stasera, golosona! … TI AMO”.
Da dove sbucava ora quel saluto? Luca non aveva più le sue chiavi, come lei non aveva più quelle di casa sua. Rimase ferma, in piedi, fissando la lavagnetta, senza sapere cosa pensare. Un sottile fremito di paura si insinuò nella sua mente. Chi poteva violare la privacy solitaria del suo piccolo appartamento? Solo i genitori avevano le chiavi di casa sua, esclusivamente per una questione di sicurezza. Entravano lì solamente su sua esplicita richiesta, nei periodi in cui lei era in vacanza, in genere, per bagnare le piante e dar da mangiare a Biagio, il suo gatto certosino.
D’un tratto comprese. Che sciocca! Quella mattina era venuta la signora Marta a fare le pulizie. Era arrivata puntuale, alle 8.30. come ogni mercoledì. Poi Claudia era uscita alle 8.45 per andare al lavoro e Marta se n’era andata, come al solito, alle 13.00, chiudendosi semplicemente dietro la porta d’ingresso. Non l’aveva mai fatto prima, ma evidentemente, in uno slancio d’affetto, questa volta aveva voluto salutarla.
Ecco, era semplicemente questa la spiegazione. Luca non c’entrava niente. Luca non c’entrava più niente oramai nella sua vita. Luca era andato oltre e aveva dimenticato tutto. Lei no.
Raccolse le chiavi, si sedette su una sedia della cucina e pianse.